La ricerca del riflesso rosso è un esame indolore, rapido e di facile esecuzione in grado di riconoscere patologie dell’occhio potenzialmente gravi, per cui è possibile un intervento precoce. Ha quindi tutti i criteri per rientrare fra gli accertamenti eseguiti a tutti i neonati, come test di screening.
Indice
A cosa serve?
E’ un campanello d’allarme, che pone il sospetto di anomalie dell’occhio come la cataratta (opacità del cristallino), il glaucoma (aumento della pressione intraoculare), il retinoblastoma (tumore delle cellule della retina), le anomalie retiniche (come i colobomi corio-retinici), le malattie sistemiche con manifestazioni oculari e forti errori di rifrazione.
Come si esegue?
Richiede l’uso di un oftalmoscopio e di un ambiente poco luminoso per favorire la midriasi spontanea (dilatazione delle pupille). In alcuni casi richiede l’uso di gocce midriatiche.
L’oftalmoscopio è uno strumento che emette una fonte luminosa che viene indirizzata verso le pupille. La luce arriva così al fondo dell’occhio e viene riflessa attraverso lo strumento apparendo come una luce rossa. Tutto ciò può avvenire perchè le strutture dell’occhio più anteriori sono, nel soggetto sano, trasparenti. Qualora ci sia qualche alterazione di queste strutture risulterà alterato anche il riflesso rosso.
L‘alterazione può consistere in un riflesso molto ridotto (sospettare la cataratta), un riflesso asimmetrico (accade nello strabismo), un riflesso con macchie nere al suo interno oppure un riflesso bianco (si parla di leucocoria, che è sospetta di retinoblastoma).
Quando si esegue?
Si esegue nei primi giorni di vita, prima della dimissione dalla nursery. Successivamente verrà ricontrollato dal Pediatra durante i bilanci di salute dei primi 6 mesi.
Quali neonati devono essere inviati dall’oculista pediatrico?
Oltre ai neonati con riflesso rosso alterato meritano una valutazione oculistica (anche se il riflesso rosso è presente) i bambini con familiarità per neuroblastoma, cataratta congenita, glaucoma o alterazioni retiniche. Questi bambini devono essere indagati nelle prime settimane di vita perché è questo il periodo finestra in qui intervenire ottenendo i risultati migliori. L’intervento è spesso di tipo chirurgico e mira alla correzione del difetto individuato.
Crescendo il bambino dovrà eseguire altri controlli?
Certo, la vista del bambino andrà monitorata nel tempo, con valutazioni differenti a seconda dell’età e della capacità di collaborazione. Nella sessione download potete trovare la scheda “Come il pediatra valuta la vista del tuo bambino” in cui spiego quali sono i test che vengono routinariamente effettuati durante i bilanci di salute e quali sono i segnali sospetti di patologie oculari, cui la famiglia deve prestare attenzione.
Come il pediatra valuta la vista del tuo bambino (266 download )Medico Chirurgo Specialista in Pediatria