Negli ultimi giorni le cronache hanno riportato diversi casi di epatite acuta in bambini molto piccoli. Immancabili le preoccupazioni dei genitori conseguenti a queste notizie. Attraverso CrescendoConTe vorrei dare il mio contributo nel fare chiarezza.
Indice
Cos’è l’epatite acuta?
Si tratta di una infiammazione del fegato, causata dall’infezione con uno dei cinque virus dell’epatite (A-B-C-D-E) o meno spesso da altri virus (ad esempio il virus di Epstein-Barr).
Si definisce “acuta” se esordisce improvvisamente e dura poche settimane, risolvendosi senza una terapia specifica.
In alcuni casi si trasforma in epatite “cronica”, quando dura oltre le 6 mesi
I sintomi più comuni sono nausea, vomito, inappetenza, febbre, addominalgia e ittero. Il quadro può essere molto lieve o portare all’insufficienza epatica, con necessità di un trapianto. Spesso la gravità è determinata dalle condizioni di base del soggetto affetto, che è più a rischio più risulta immunocompromesso.
La diagnosi avviene attraverso un prelievo ematochimico, che valuta la funzionalità epatica e può ricercare i virus causali.
A livello preventivo è possibile agire verso alcuni virus dell’epatite. Esiste in Italia un vaccino per l’epatite A e l’epatite B. Altre misure preventive comprendono basilari regole di igiene, evitare il contatto con sangue altrui, evitare rapporti sessuali non protetti.
Qual è la situazione epidemiologica attuale in Europa e Stati Uniti?
I dati sono in continuo aggiornamento, riporto quelli più recenti in mio possesso, risalenti al 22 Aprile 22 (fonte: Ministero della Salute, pubblicazione del 23 Aprile 22).
A inizio Aprile 2022 il Regno Unito ha segnalato un aumento dei casi di epatite acuta ad eziologia sconosciuta tra i bambini precedentemente sani di età inferiore ai 10 anni. Sono stati riscontrati un totale di 108 casi, la maggior parte dei quali ha un’età compresa tra 2 e 5 anni.
A seguire altri paesi si sono accodati a tali segnalazioni. In particolare:
–Irlanda: 3 casi
–Spagna: 13 casi
–Paesi Bassi: 4 casi
–Danimarca: 4 casi
–Francia: 2 casi
–Belgio: 1 caso
–Romania: 1 caso
–Stati Uniti: 9 casi
Analizziamo ora la situazione italiana: le segnalazioni attuali sono 11 (provenienti da Abruzzo, Emilia Romagna, Lazio, Lombardia, Marche, Sicilia, Toscana e Veneto) di cui 1 bambino sottoposto a trapianto epatico. Non sono numeri superiori a quanto registrato negli anni precedenti.
Quali sono le condizioni dei bambini affetti da epatite di origine sconosciuta?
I bambini che sono stati segnalati hanno presentato ittero, vomito, dolori addominali. Alcuni sono progrediti verso l’insufficienza epatica acuta e un piccolo numero è stato sottoposto a trapianto di fegato.
L’epatite nei bambini è stata riscontrata anche in passato, la particolarità di questi casi è che nel Regno Unito sono numericamente più di quanto abituale e che le comuni cause infettive di epatite( A, B, C, E e D) sono state escluse.
Ricercando altre cause infettive, meno frequenti, i medici hanno riscontrato che alcuni bambini erano affetti da Adenovirus, un comune virus che abitualmente non provoca epatite se non in individui immunocompromessi. Si ipotizza che possa esserci una nuova variante di questo virus o che una variante già nota causi epatite nei bambini con meno di 5 anni, che sono immunologicamente impreparati a causa della minore circolazione di adenovirus durante la pandemia degli ultimi 2 anni. Questa ipotesi allo stato attuale deve ancora essere verificata.
Non è stato provato un legame con il virus Covid-19 anche se tale ipotesi è ancora in studio. Si è invece
esclusa una correlazione con il vaccino anti Covid dato che i bambini affetti da epatite non erano stati vaccinati.
Come si è mosso il Ministero della Salute Italiano?
Il Ministero della Salute, coordinandosi con l’Istituto Superiore di Sanità e le Regioni ha attivato i medici sul territorio e nei presidi ospedalieri a praticare la “sorveglianza” ossia i medici che incontrano pazienti corrispondenti a criteri diagnostici stabiliti dall’OMS dovranno prontamente segnalare i casi alle proprie Regioni che quotidianamente li comunicheranno al Ministero. Il Ministero sua volta comunicherà gli aggiornamenti in merito ai dati raccolti.
Alla base di un sistema di sorveglianza vi è una chiara e precisa definizione di quello che è il “caso” da segnalare. Nello specifico, l’OMS ha stabilito le seguenti definizioni:
Caso confermato: Una persona che presenta un’epatite acuta (virus non epatici A-E) con transaminasi superiore a 500 U/L, di età pari o inferiore a 10 anni, dal 1° gennaio 2022.
Caso possibile: Una persona che presenta un’epatite acuta (virus non epatici A-E) con transaminasi superiore a 500 U/L, che ha 11-16 anni, dal 1° gennaio 2022.
Caso correlato epidemiologicamente: Una persona che presenta un’epatite acuta (virus non epatici A-E) di qualsiasi età che è un contatto stretto di un caso confermato dal 1° gennaio 2022.
Come comportarsi in caso di sintomi sospetti?
In caso di sintomi sospetti consiglio di contattare il proprio medico che valuterà di caso in caso come comportarsi. Ricordo che nei primi anni di vita dolori addominali e vomito sono sintomi comuni a diverse infezioni e non sono patognomonici di epatite.
Medico Chirurgo Specialista in Pediatria